Alla luce del forte attivismo che si è mobilitato in questi mesi di emergenza, a Bologna è nata la Scuola di Azioni COLLETTIVE.
L’obiettivo che ha mosso la sua attivazione è quello di riuscire a sostenere la capacità del Terzo Settore, delle comunità, delle reti civiche e di attiviste e attivisti, favorendo una creazione di reti di cittadine e cittadini che si alleano tra loro sulla base di visioni comuni, soprattutto con interventi mirati su aree e comunità fragili.
Partendo dall’esperienza dei Laboratori di Quartiere, e seguendo l’approccio dell’Immaginazione Civica, l’obiettivo è supportare progetti ed idee accomunate dal modo innovativo di rispondere ai bisogni del territorio, emersi anche durante l’emergenza da COVID-19.
Con la Scuola di Azioni COLLETTIVE stiamo segnando un passo in avanti: dall’immaginazione civica, cioè da approcci che favoriscono l’ingaggio e il coinvolgimento nei processi di partecipazione e co-gestione delle sfide urbane, passiamo all’Immaginazione Collettiva.
“È bellissimo che esista una Scuola di Azioni Collettive in un tempo in cui tutto è caratterizzato dall’individualismo, ed è un bene che sia Bologna, la città delle alleanze, del mutualismo, della cooperazione, della socialità, dello stare insieme, a smantellare questa visione. Non è vero che la scuola da soli dà frutti migliori, serve confronto, sapere e conoscere cosa fanno gli altri, incrociare gli interessi. Questo lo sta riscontrando sempre di più anche la Pubblica Amministrazione. Per molto tempo si è lavorato per settori divisi e in territori distinti, mentre oggi quello che sta emergendo con forza è che per rispondere in maniera puntuale ai bisogni, i settori devono parlarsi e la Pubblica Amministrazione deve essere a servizio dei cittadini e dell’associazionismo secondo un principio di sussidiarietà.” (Veronica Ceruti – Direttrice Settore Biblioteche del Comune di Bologna).