Come blogger, sabato sono stato invitato a raccontare il lancio del nuovo smarphone sony-ericsson: per l’occasione, a tutti gli abitanti di Villa Biscossi, paese di circa 70 abitanti, è stato regalato il nuvo xperia8.
Così Villa Biscossi è diventato il paese più connesso d’Italia: ed io c’ero!
Di fondo c’è che, di fronte alla pochezza degli investimenti pubblici nella diffusione della banda larga, la diffusione degli smartphone può essere una delle risposte.
Ho trovato il progetto molto interessante anche per altri motivi: lo sviluppo verso iniziative di marketing territoriale anzitutto ma, una volta entrato nel cuore dell’iniziativa, ho trovato che il progetto potrebbe andare anche verso altri temi.
Arrivato in fretta e furia da Bratislava sabato mattina, mi sono catapultato verso la provincia di Pavia: una volta preso possesso dello smarphone presentato, che poi mi è stato regalato, comincio a chiedere informazioni direttamente ai presenti.
Sono ben evidenti cartelli che presentano l’iniziativa ma a tutti gli abitanti è stato spiegato come usare lo smartphone: in una sorta di workshop operativo, anziani e giovani, erano tutti attorno al totem di nuova generazione.
Qui sotto una zdoura (signora in dialetto bolognese) intenta a capire come usare il suo nuovo mobile.
La cosa mi piace non poco perchè credo ci sia enorme bisogno di diffondere know how e pratiche per un utilizzo consapevole del web e delle tecnologie in generale: il digital divide è un problema tecnologico ma anche culturale.
Ovviamente ad un altro livello, ma come coordinatore del laboratorio di marketing territoriale nel web 2.o dell’Università di Bologna, è questa la direzione che ho preso, anche con una tesi di laurea ad hoc in cui sono corelatore.
Se poi penso che solo uno degli studenti del lab ha uno smartphone…le idee si moltiplicano!
Così, per capire com stanno realemente le cose, avvicino prima il sindaco del paese, Giuseppe Fassardi, e poi il responsabile marketing di Sony Ericsson Mobile, Maurizio De Palma.
Il sindaco si è rivelato persona molto capace e dinamica: “sa, ho lavorato in Fiat e ho capito un pò di cose” e così capisco che ha colto al volo l’occasione arrivatagli da Sony.
Il comune è ben amministrato, gode di buona salute anche dal punto di vista economico “abbiamo due auto, una dedicata ai servizi sociali. Non è cosa comune per i comuni di piccoli dimensioni”, e tutti si conoscono tanto che all’entrata dell’edificio che ospita il comune è ben visibile un cartello che avverte che per urgenze c’è reperibilità 24 ore su 24: un dipendente pubblico che risponde anche di notte per le emergenze è un pò il paese che vorrei. Addirittura il comune ha comprato un appartamento a Pavia che è a disposizione degli studenti universitari.
Insomma, Villa Biscossi, anche con questa iniziativa, si conferma un piccolo ente locale ben amministrato che sfrutta ogni occasione.
D’altra parte, è Maurizio De Palma stesso a spiegare l’iniziativa ammettendo che la disponibilità e la lungimiranza del sindaco ha avuto il suo peso.
A questo punto mi viene spontaneo chedere se si tratta solo di una iniziativa di comunicazione per lanciare il nuovo smartphone.
Questa è la domanda che ho girato al manager che, dalla sua reazione, non vedeva l’ora di articolare tutto il progetto.
Sin dal badget, diviso tra la divisione comunicazione e sviluppo, c’è qualcosa di più del puro branding: il paese infatti è visto come un laboratorio.
A Villa Biscossi sono stati individuate 5 persone, rappresentatanti di 5 potenziali target, così da sperimentare, anche sotto diversi punti di vista, usi e criticità e potenziali innovazioni.
Così attraverso focus sul sindaco, la signora anziana, l’agricoltore, la famiglia di Luca cioè il ragazzo più “smart” di Villa Biscossi, e la salumiera, Villa Biscossi diventa il laboratorio di SonyEricsson.
Ad ognuno dei “target” è stato dedicato un servizio particolare: per esempio alla salumiera è stata creata una pagina facebook mentre all’agricoltore sono state installate delle app relative al meteo.
A questo punto la cosa diventa per me molto interessante perchè vedo la possibilità di approfondire non solo nel marketing territoriale: per esempio, nei servizi sociosanitari immagino la possibilità di monitorare in modo diretto e costante gli anziani.
In quest’epoca di tagli e in un paese come il nostro, quello che viene chiamato e-care credo sia parte del futuro. E gli smart phone possono fare la loro parte.
Che sia tutto vero? L’idea di sony-ericsson è di ricreare altri incontri periodici per avere possibili feedback dai cittadini: con queste premesse il progetto potrebbe acquistare una certa solidità.
La posta in gioco non è altissima ma vedere che la “comunicazione” può essere anche sviluppo del territorio, con ricadure sulla popolazione, per me è un passo avanti. Certo, c’è da controllare, ma intanto…
2 Responses
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Ti sembrerà strano ma ho appreso la news solo oggi, indovina dove? sulla carta stampata. Si la reputo un'importante iniziativa di marketing. Maè vero che proprio nel paesino di 76 anime ci sia un buco sulla copertura?
Ciao Michele.
Ciao giovanni, scusami ma solo oggi ho pubblicato il tuo messaggio..per errore era stato messo in spam 🙁
Che sia solo marketing? spero di noooo