IMG_4910-1

Un pò di Tango per comunicare l’Italia interculturale

on novembre 9 | in articoli | by | with Commenti disabilitati su Un pò di Tango per comunicare l’Italia interculturale

Come comunicare l’Italia che cambia, di fronte agli stereotipi imperanti sui media?

La musica, da sempre linguaggio universale, può avere un ruolo nella valorizzazione delle differenti identità culturali presenti ora in Italia?

Questa è la terra da cui nasce “Suoni Senza Confini“, il concorso riservato a gruppi musicali con almeno un componente di origine straniera che organizzo con l’ass.culturale Crossmode.it.

Per questo oggi sono a Milano per partecipare al convegno “giovani, futuro e cambiamento” nell’ambito di ” ON THE MOVE“,  l’evento della Fondazione Pubblicità Progresso: l’occasione è infatti perfetta per premiare i vincitori del concorso, i “Tango Spleen“.

L’idea di portare le tematiche “interculturali”  in luoghi solitamente “altri” trova nella giornata di oggi una buona occasione di incontro/i visto che il programma è ricco e ben posizionato con illustri invitati.

Nato dall’idea del concorso di creatività per nuovi italiani, Suoni Senza Confini, giunto alla seconda edizione, punta, anche grazie a Martelive, a valorizzare l’underground italiano di quelli che oramai vengono chiamati i “nuovi italiani“.

Parlare di contaminazioni in modo diverso rispetto ai media, credo sia ancora oggi una esigenza, almeno mia personale.

Era il 2007 quando lanciai l’idea del concorso meritocratico riservato a stranieri residenti in Italia: volevo valorizzare i talenti, ispirandomi alle idee dell’economista americano R.Florida di diversità e tolleranza.

Diversità, meritocrazia e formazione, erano le tag visto che il concorso prevedeva per i vincitori, con il giudizio di giuria di “professionisti”,   delle borse di studio del PoliDesign di Milano.

Parlare di design e moda, musica e creatività associando caratteristiche prettamente “italiane” agli immigrati, etichettati da sempre nei media come “bisognosi”, era un pò avanguardia nel 2007. Forse lo è ancora adesso.

Purtroppo il progetto è ancora attuale vista la tendenza a stereotipare le differenze, di ogni tipo.

Anche se ora le 3 t dell’economista floridiano sono un pò più conosciute, quanto si sta facendo per aumentare le presenze di diversità culturali nei luoghi strategici?

Quanto dobbiamo aspettare per vedere un questore di orgine straniera? E i cassieri in banca? E i maestri a scuola?

Tornando ad oggi e a Suoni Senza Confini che ha scelto la musica come linguaggio, avrò il piacere di premiare, assieme ad Alberto Contri, Presidente di Fondazione Pubblicità Progresso , i Tango Spleen che con il loro tango mi porteranno un pò nella mia querida Baires.

Dopo gli italoafricani Mon Monde, ora tocca ai Tango Spleen!

Pin It

Comments are closed.

« »

Scroll to top