Grazie alle attività di ricerca sulle nuove forme di mutualismo al tempo del covid, ho conosciuto tantissime realtà che, da Palermo a Roma fino a Milano, hanno dato concretamente forma a nuovi modelli che hanno radici antiche. Ma non tutti i territori si sono attivati allo stesso modo, anzi. Ci sono state cittadine in cui l’amminisitrazione ha riconosciuto l’attivismo, altre in cui non c’è stato dialogo se non aperto conflitto.
E Poi c’è Bergamo.
Li la pandemia ha picchiato durissimo e prima che altrove.
Ggrazie a Pietro Bailo, che ringrazio, ho avuto la possibilità di scrivere la prefazione, insieme a Simona Beolchi che lavora con me in FIU, a questo libro, Bergamo resiste.
Per averlo: