Come fare un percorso di informazione e coinvolgimento dei cittadini a supporto della realizzazione di una linea tranviaria?
Realizzare un intervento di trasformazione urbana strutturale che va a inserirsi nel complesso, delicato e fragile equilibrio di una città, andando a modificare le abitudini e le modalità attraverso le quali i cittadini vivono, “agiscono” e si spostano quotidianamente nello spazio urbano, implica, da parte di chi ha la responsabilità di assumere decisioni strategiche così importanti, uno sforzo non comune (ma necessario) nell’immaginare percorsi e processi che abbiano la forza e la capacità di avvicinare le comunità coinvolte al cambiamento, favorendo così un lento e quanto più efficace processo di appropriazione dell’opera e delle trasformazioni da parte delle comunità stesse.
Dentro questa visione fortemente voluta e condivisa dall’amministrazione comunale di Bologna, va collocato il lavoro che la Fondazione per l’Innovazione Urbana ha svolto da marzo a settembre 2019 in accompagnamento al progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della prima linea tranviaria di Bologna.
Il percorso di accompagnamento al progetto ha coinvolto attivamente più di 3.000 cittadini, attraverso oltre 100 tra incontri pubblici e momenti di confronto e 2 questionari aperti a tutta la cittadinanza. Il percorso è stato sviluppato con la finalità di informare nella maniera più trasparente possibile la cittadinanza sulle motivazioni e lo sviluppo del più ampio progetto per la realizzazione della nuova rete tranviaria per Bologna, nonché di ascoltare (con l’obiettivo di implementare e migliorare la proposta progettuale preliminare) dubbi, perplessità, criticità percepite e proposte da parte dei cittadini, associazioni, enti e portatori di interesse che a vario titolo sono e saranno coinvolti dallo sviluppo del progetto della prima delle quattro linee tranviarie previste da PUMS: la linea rossa.
Quello di questi mesi è stato un viaggio attraverso la città, dove abbiamo incontrato tanti cittadini, percepito e raccolto posizioni e tensioni alquanto differenti e contrastanti tra i differenti quartieri interessati dove, a manifestazioni plateali, vivaci e dure di contrarietà all’opera (espressa anche attraverso la costituzione di comitati nati specificatamente “contro” che stanno portando avanti con modalità e strategie differenti una serie di iniziative finalizzate a contestare la realizzazione dell’opera), si sono contrapposte manifestazioni altrettanto forti di grande entusiasmo da parte di numerosi cittadini favorevoli alla realizzazione dell’opera e ai benefici multipli che essa potrà portare alla vivibilità della città.
Un dibattito fra favorevoli e contrari all’opera che è ancora aperto su diversi fronti e su alcune zone particolarmente sensibili che, se da un lato, con il passare dei mesi e degli incontri, grazie al lavoro di mediazione, informazione, ascolto
e coinvolgimento della comunità bolognese messo in atto già in questa prima fase progettuale dall’amministrazione, ha lentamente iniziato ad alleggerirsi, dall’altro, ha fatto emergere con forza la necessità di proseguire con ancora più incisività e concretezza il lavoro di coinvolgimento delle diverse comunità e dei corpi intermedi, in particolar modo su alcune tematiche e ambiti specifici.
Qui il resoconto delle attivita
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