Il percorso per definire proposte di innovazione per la gestione e l’affidamento di edifici pubblici a novembre ha sancito un giro di boa con la consegna all’Amministrazione di un documento.
Sono 5 i punti da mettere a fuoco, in particolar modo sottolineo gli ultimi due punti che elenco.
1 la pluralità delle realtà cittadine che hanno partecipato al Laboratorio e che hanno contribuito alla stesura del documento. Solo con trasversalità e ascolto, è possibile avere impatto su un tema cosi strategico e sentito.
2 la proposta di maggiore trasparenza e accessibilità dei processi di affidamento e governance da parte dell’amministrazione
3 la “Carta dei principi per l’uso civico degli spazi pubblici”: 10 principi fondamentali che definiscono il perimetro di una nuova politica degli spazi in città condiviso da tutte le esperienze di uso e gestione degli immobili comunali.
4 tra le tipologie di soggetti che si candidano a gestire o che gestiscono immobili comunali, vengono riconosciuti anche i numerosi gruppi informali che rappresentano un patrimonio civico insostituibile.
5 tra le modalità di assegnazione, accanto alle procedure tradizionali come il bando, si ipotizzano inoltre le assemblee territoriali, nelle quali si chiama la cittadinanza a presentare progetti valorizzando e rafforzando ulteriormente il ruolo e il protagonismo dell’attivismo civico e di tutto il terzo settore.
Qui ogni materiale, report, approfondimento, è disponibile.
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