Domani ci saranno le primarie bolognesi.
Il dibattito in città è alto e finalmente Bologna, e lo dico da bolognese adottivo, si è ripresa la scelta del proprio candidato che nelle ultime occasione veniva caduta dall’alto.
E questa dinamica ha evidentemente coinvolto anche i modi.
Mi sono fatto un giro sul sito delle primarie e ne ho ricavato l’idea di un sistema che comprende, e forse alimenta, ciascun dei candidati.
Possono votare gli studenti fuorisede, gli over 16 e gli stranieri: basterebbero queste 3 innovazioni per testimoniare che Bologna riscopre una sua specificità genuina.
Quello però su cui voglio soffermarmi è sull’uso che i 3 candidati hanno fatto del web.
Si, perchè, ovviamente hanno usato, chi più chi meno, il web come piattaforma di ogni iniziativa e dichiarazione ma il punto di svolta è che, mai come ora, ci si può confrontare direttamente con il proprio candidato.
Fatevi un giro nei 3 siti e ne ricaverete 3 candidati “trasparenti” perché comunicano e rendicontano cercando un dialogo costante con il proprio elettorato e con la città.
Credo che sia una bella notizia ma, qui lo dico, spero che, chiunque vinca, non ci sia un tornare indietro perchè vorrei che la trasparenza di governo diventi una condizione non eccezionale.
Perchè, vorrei poter parlare col mio sindaco via facebook come fanno i fiorentini o i baresi. Gli esempi di Emiliano e di Renzi indicano che si può!
Non lo dico da professionista del web ma rivendico un diritto in quanto, come migliaia di altri cittadini digitali, ci abbiam preso gusto e indietro non si torna!