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Tra sindaci e angeli per una reputazione geolocalizzata

on agosto 4 | in articoli | by | with 3 Comments

Il titolo è un pò criptico ma indica la prossima tendenza. Che felicemente aspetto.

Da un pò ripeto che la prima regola dei social media è  “E’ vietato dire le bugie” perchè,  riprendendo una twittata di @Gluca di tempo fa, quando pubblichi sui social media, in cc c’è il mondo.

Il corollario? Chiunque controlla la veridicità delle affermazioni.

Faccio un passo indietro: recentemente ho partecipato al meeting dei sindaci di Foursquare e a giugno ero a Firenze all’evento ” Internet for better life” della Fondazione InToscana.

Mi soffermo un secondo sulle modalità organizzative dell’evento dei sindaci, complimentandomi con gli organizzatori: pochi e selezionati (attraverso passaparola) i presenti, tutti del settore con tanto di fascia tricolore :), e location splendida. Direi che il format è interessante anche per intercettare opinion leader e sponsor che vogliono posizionarsi: credo sia un esempio da seguire finchè non si abbiano fini formativi e di diffusione (vedi tagbolab) che implicano un’apertura anche ai meno esperti.

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Dell’evento ne han parlato i protagonisti Gluca Diegoli e Luca Conti: le esposizioni, concise e pertinenti, si sono alternate a dibattiti e pierraggio. Particolarmente meritorio (IMHO) è stato lo speech di Stefano Mizzella che ha lanciato lo sguardo oltre l’ostacolo: parlando di social CRM ha citato la possibile, nonchè auspicabile, interazione tra foursquare, il social media geolocalizzante che ha sbaragliato nei fatti Gowalla et similia, e square, il servizio che consente pagamenti da credit card da I-Phone.

Immaginiamo di pagare velocemente un servizio e, in modo friendly, di lasciare una recensione da noi prodotta che diventa credibile, fruibile e geolocalizzata. Da lì è evidente lo scarto tra domanda e offerta e la possibile applicazione verso i mille mila servizi territoriali: negozianti, albergatori e tutti i piccoli e medi, spesso dimenticati dalle applicazioni business dei social media che riguardano troppo spesso i grandi brand, in questo caso sono a portata di click.

Quest’ultima applicazione si ricollega ad un punto che ho cercato di esporre a Firenze dove ho conosciuto Stefano Consiglio è ideatore di uno splendido progetto, Angeli per viaggiatori con cui si sono aperte buone possibilità di sinergie su cui vi aggionerò.

Le affinità con Tagbolab mi sono subito balzate all’occhio.

Vuoi viaggiare? Non sai esattamente o vuoi saperne di più? Vuoi avere feedback da parte di persone? Vuoi avere “un amico nella città che vuoi visitare“?

Angeli per viaggiatori ti offre l’opportunità di affidarti ad un “angelo” che ti consiglierà, magari accompagnandoti, un percorso che esce dai binari del turismo classico: avere accesso a persone che si sono rese disponibili a dare informazioni, senza intermediazione direbbe Roberta Milano, è un passo che aumenta la distanza dalle fonti d’informazioni classiche turistiche. La comunicazione esce dai binari top down e trova nella rete, o per meglio dire, nelle reti, nuove risposte autogestite e indipendenti.

Fatevi un giro su www.angeliperviaggiatori.com e noterete la voglia crescente di condivisione: non voglio più informazioni generiche e istituzionali perchè voglio parlare con persone vere! Voglio esperienze direbbe Monica Fabbris…

Ora sul sito è ben visibile questo messaggio di Alessandro:

” Buongiorno, finalmente dopo un bel po’ di anni riusciamo a venire in Salento, attratti dal mare meraviglioso ma anche dalla terra, dalle bellezze storico-artistiche e dalla gente. Un mio caro amico salentino mi ha dato un po’ di dritte ed un alloggio a Borgagne. Verremo in tre, io , mia moglie e la mia terza figlia; vorremmo vivere i luoghi scoprendone le particolarità e , se possibile, assorbirne le atmosfere”.

La risposta di Marco comincia con” Ciao Alessando, piacere di conoscerti. Da questo momento puoi contare sul pieno supporto almeno di 4 angeli di Lecce: io, mia moglie, un maschietto di 2 anni e…un altro nella pancia della sua mamma…”

L’unione con tagbbolab è evidente: immaginate di chiedere informazioni su cosa fare a Bologna. L’idea di trovare un angelo bolognese che, in base alla banca dati sulle offerte culturali presenti in quel dato momento, vi suggerisce cosa fare, credo possa essere un bell’esperimento che unisce on line e off line. Le offerte culturali e le fonti d’informazione on line catalogate da tagbolab sarebbero così a supporto degli angeli, magari mettendo on line le varie esperienze già “vissute” in modo da creare una banca dati già pronta e con contenuti generati dagli utenti.

Ma ricordate la mappa delle nevicate milanesi? Invece della neve, potremmo mettere a disposizione on line percorsi ed esperienze di viaggio.

Poi arrivano nuove piattaforme nate proprio per supportare questa tendenza:  fourwhere per esempio fa incontrare diverse piattaforme social di geolocalizzazione.

Basta inserireun luogo e si possono vedere i commenti, aka recensioni geolocalizzate, prodotti dagli utenti delle 3 piattaforme scelte (Foursquare, Gowalla e Yelp).

Ok, si tratta ancora di “luoghi” (mi riferisco alla piattaforma on line) poco frequentati ma il dado è tratto: ci troviamo di fronte ad una mappa di recensioni user generated content. Su ff ho lanciato una conversazione che ha dato ottimi spunti con Nicola che mette in rilievo, mandando questa ‘immagine ,  l’arrivo di “specialisti SEO della geolocalizzazione, per far emergere le venue dalla massa”.

Gli utenti che usano foursquare etc, non sono molti e l’uso che regna in Italia è ancora ludico, ma credo che, e spero, in una diffusione anche di pratiche utili come evidenzia Gigi Cogo. Magari ci penserà Facebook… E quando arriveranno recensioni interessate..vedremo come l’ecosistema si organizzerà.

Come diceva  all’evento foursquare “la sindaca” Linda Serra, ci si avvicina ad una mappatura prodotta dall’ecosistema della rete basato sulle recensioni figlie di esperienze dirette: le applicazioni sono molteplici e mi torna in mente Roberta Milano che riprendeva Francesca Sanzo, la sua comunity e la disintermediazione delle recensioni in ambito turistico: attraverso i legami dell’on line costruiti attraverso un lavoro encomiabile e day by day, Francesca può chiedere al suo social network non solo l’adesione al progetto donne pensanti ma anche esiegenze più personali. “Loro si fidano di me per le mie proposte editoriali, io mi fido di loro perché tornano e c’è una relazione virtuale stabile“.

Come dissi qui, si tratta di un uso molto evoluto delle web e delle reti sociali ma che indica la tendenza che verrà.

Chiunque chiede ai propri contatti delle informazioni: cerchiamo empatia ed evitiamo di fidarci dell’advertising per rifugiarsi nelle “dritte” trovate al bar come su facebook.  Se in Francesca il legame con la sua community nasce da un progetto condiviso che suppone lavoro e costanza, in fourwhere la condivisione è una mappa che pone allo stesso piano persone, recensioni, luoghi e diverse piattaforme. Su angeli per viaggiatori il rapporto è one to one e ristabilisce un legame che sa di antica ospitalità mediterranea.

Non tutti hanno una rete sociale sviluppata come quella di Francesca: in questo caso fourwhere e gli angeli creano un servizio che risponde ad un bisogno. Su questo l’esempio di turismoemiliaromagna balza agli occhi: chiedere a TER,  informazioni , attraverso Fb o Friendfeed, è chiederla a tutti i suoi contatti che si mobilitano per fornire informazioni. Giovanni Arata, responsabile social media di TER, l’ha definito un URP diffuso che unisce coda lunghe e croudsourcing.

Fino a ieri per scegliere un albergo, googlavo una destinazione, magari prima di prenotare mi facevo un giro su qualche piattaforma alla tripadvisor per controllare la reputation del servizio…ma ora se posso vedere le reputazioni geolocalizzate da utenti, perchè non fidarsi?

Se posso chidere ad una rete di persone delle informazioni,  perchè tornare a  fidarsi di qualcosa di impersonale come i  mille mila siti web turistici?

Se cerchiamo esperienze poi…

Su questo Shirkly ha le idee ben chiare: l’ambiente è sempre più cooperativo e il passaparola regna.

Ps 1: propongo Cevoli, intervenuto alla conferenza dei sindaci come vero sindaco del mondo reale (la Tv vince sui social media), come web evangelist: oltre che simpatico, conosciuto si è rivelato anche molto competente. Credo che uno come lui potrebbe essere meeting point verso chi solitamente vede il web come minaccia tecnologica.

Ps 2:  Nicola Mattina parla dell’evento dei sindaci anche in ottica più politica: se penso che a Bologna non c’è il sindaco,  l’ironia è evidente. Su questo versante sto lavorando ad un bel progetto che, con calma, renderò pubblico

La prima foto è di LaFra, la seconda è presa dal sito ufficiale dell’evento foursquare.

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3 Responses

  1. gigicogo scrive:

    Michele, l'immagine: 133117035.jpg è inibita ….. Bel pezzo. Ciao

  2. mic scrive:

    Grazie!

  3. cavoli, sono onoratissima di essere stata citata in questo interessante post. Io devo ammettere che ormai mi affido alla rete per moltissime cose: se cerco un lavoro più vicino al mio profilo lo posto anche su fb senza paura e pensando che in un certo senso, lavorando ogni giorno con la rete, quello è già di per se' un cv, se devo andare in vacanza chiedo consigli (e questa estate mi è andata benissimo, ho trovato un ottimo agriturismo nelle Marche e sono stata a casa di una blogger in Romagna) e se voglio regalare gli abiti dismessi di mia figlia (semi nuovi essendo lei piccola) scrivo un post sul mio blog e riesco così ad attivare un circuito di scambi che fa bene a tutti. Per il momento ho avuto molte esperienze positive e credo che se uno ci pensa, l'etimologia di Rete dovrebbe essere proprio questa.

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