Grande eco ha avuto la manifestazione NoBDay di ieri.
1 milione di persone (90mila per la questura) hanno manifestato a Roma: l’innovazione viene dal fatto che tutto è nato dalla rete. Infatti molti media ne parlavano, o ne sparlavano, come la manifestazione dei blogger.
Sta di fatto che dopo il Vaffanculo Day, il NoBDay è un’altra manifestazione di cittadinanza attiva nata nella rete.
Ma non è su questo su cui voglio soffermarmi.
Marco Massarotto su FF chiedeva chi è l’agenzia di comunicazione che ha gestito il processo: dalla conversazione si è fatto il nome di Casaleggio&Associati che infatti è anche dietro al movimento dei Grillini e di Di Pietro.
Infati sono i due movimenti, gli unici direi in Italia, che usano la rete in modo strategico.
Ma la differenza tra il Vday e il NoBday? Vedo subito l’emergere di un colore!
Si è scelto il viola.
Avete presente le “rivoluzioni colorate”?
“La “rivoluzione colorata” è una strategia ormai consolidata mediante la quale gli Stati Uniti riescono ad infiltrarsi negli affari degli altri Stati. Comunque la si pensi questo deve essere a conoscenza di tutti, per poi trarre le proprie conclusioni”. Da qui.
Faccio un passo indietro: qui si dava notizia dello sbarco di George Soros e della sua Fondazione in Italia, quasi a ricollocare il belpaese in una posizione strategica che tanto ricorda l’epoca dei blocchi.
(tra l’altro mi chiedo se la scelta di current tv, la Tv di Al Gore, di essere in Italia, dopo Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, è in qualche modo correlata.)
Tornando a Soros, con una piccola ricerca in rete, è evidente una relazione tra le attività della Fondzione Soros e le rivoluzione colorate: di articoli ce ne sono molti( qui uno molto interessante sulla Georgia), ma questo articolo di Pace e Diritti del 2006, parla della rivoluzione, tentata vista la situzione attuale, da attuare in Bielorussia.
Chiuderei il cerchio con la dichiarazione di Berlusconi su Lukashenko.
Se ci allarghiamo a vedere il contesto geopolitico ed energetico, quale può essere il senso di questa dichiarazione?
Qui per esempio ci si chiede quale sarà il colore della rivoluzione dell’Azerbaigian.
Vedendo questo video di Casaleggio&Associati sul futuro della politica, qualcosa torna e qualcos’altro meno:
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